Dunque affronteremo i vari passaggi e le tecniche per impiallacciare un manufatto in legno, vi dico subito che per non annoiarvi, suddivideremo il tutorial in diverse puntate, ma bando alle chiacchere e cominciamo.
Per poter nobilitare una superficie in legno di bassa qualità, si possono adoperare generalmente due tecniche:
la lastronatura o l'impiallacciatura.
La prima consiste nel rivestire una superficie con assicelle di legno nobile (le lastre) aventi uno spessore variabile intorno ai 10 mm, la seconda invece prevede sottili fogli di piallaccio con spessore massimo di 2 mm; tali fogli vengono ottenuti tramite macchinari che sfettano tramite tranciatura la faccia delle assi, questi fogli vengono poi calibrati nello spessore desiderato.
Quelli più comuni sono 6/10 e 20/10, caratteristica di questi tranciati è quella di presentare le venature specchiate
I fogli così ottenuti possono essere tranciati in fogli dalle dimensioni più piccole, in genere strisce con larghezza variabile intorno ai 20 cm max.
Questi fogli possono essere accoppiati di costa anche utilizzando speciali macchine cucitrici che tramite una cucitura a zig-zag li unisce.
Esistono poi, ne ho parlato in un altro post specifico, anche piallacci industriali composti, ovvero realizzati appositamente per l'industria del mobile per poter avere la ripetibilità delle venature.
Ma ora vediamo come possiamo utilizzare i piallacci, infatti possiamo utilizzarli sia per nobilitare un pannello di legno a basso titolo, sia per creare intarsi dagli effetti anche strabilianti, ci sono stati grandi ebanisti del passato che hanno creato vere e proprie opere d'arte con questa tecnica.
In questo primo step spiegheremo come impiallacciare una tavola di abete 3 strati; si tratta del frontone di un cassetto, ma il processo è identico anche per il multistrato o il truciolare o l'MDF.
Dobbiamo tener presente però una cosa: se il pannello da rivestire è di spessore relativamente limitato, è consigliabile rivestire entrambe le facce, per evitare possibili imbarcamenti dovuti alla trazione esercitata dalla colla.
Prima di iniziare dovremo predisporre tutto il necessario:
La tavola da impiallacciare già squadrata a misura
Due tavole dimensionalmente più grandi della precedente e di spessore non inferiore ai 20 mm, perfettamente in piano
Del nastro in carta per mascherature
Un cutter
Un discreto numero di morsetti
Dei fogli di piallaccio in quantità sufficiente a seconda del verso che intendiamo dare alla venatura
Un rifilatore con relativa fresa con cuscinetto o in alternativa una pialla.
Colla vinilica, pennello e rullino; si può utilizzare anche una colla per contatto tipo Bostik, tuttavia dobbiamo tener presente che questo tipo di colla è molto meno gestibile della vinilica e rende impossibile il riposizionamento in caso di errori.
Fogli di giornale.
Un tavolo di lavoro sufficientemente ampio dove poter operare tranquillamente.
Bene, predisposto tutto possiamo iniziare.
Nel caso specifico avremo la parte frontale con le venature verticali, la parte posteriore invece avrà venature orizzontali, quindi dovremo preparare tutte le sezioni di piallaccio, vediamo come.
In base alle dimensioni della tavola da rivestire, andremo a tagliare un certo numero di pezzi di piallaccio in modo da coprire abbondantemente l'area.
Ora formiamo un pacchetto di tutte queste sezioni e le avvolgiamo con un paio di giri di nastro in carta, lasciando scoperte le coste.
Serriamo questo pacchetto tra due tavole e con il rifilatore pareggiamo le coste del primo lato, poi rovesciamo il pacchetto, controlliamo che sia parallelo alle coste delle tavole di riferimento, e rifiliamo anche questo lato.
La stessa operazione si può effettuare anche utilizzando una pialla in vece del rifilatore.
Avremo ora delle tessere perfettamente rettificate sulle coste e quindi accoppiabili.
Affiancheremo le tessere scegliendo l'andamento della venatura che più ci piace e le bloccheremo con delle strisce di nastro in carta, sia verticali che orizzontali, ponendo la massima attenzione affinchè non vi sia aria tra le coste.
A questo punto prendiamo la prima delle due tavole grandi, ci stendiamo un foglio di giornale e il foglio di piallaccio rovesciato, ovvero con il lato senza nastro a vista, quindi stendiamo la colla sia sul piallaccio che sulla tavola da nobilitare, prima con il pennello, poi stendendola bene con il rullino.
Ora posizioniamo con attenzione il pannello sul piallaccio ben centrato e facciamo la stessa operazione con il secondo foglio.
Aiutiamoci con un piccolo listello per premere bene il piallaccio, quindi foglio di giornale, secondo pannello e morsettiamo bene in modo uniforme partendo da un lato e venendo avanti; in questo modo l'aria avrà modo di uscire, quando siamo sicuri, serriamo a fondo.
A 20° in genere dopo 4 ore si può tranquillamente disarmare.
Vedremo il seguito nel prossimo post.
3 utenti hanno apprezzato questo messaggio